Mani che si stringono

La testimonianza di un collega della nostra Residenza

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Piergiorgio:

IO, PIERGIORGIO CAZZAVILLAN, ED IL GLIOBLASTOMA DI VI°

Mi chiamo Piergiorgio Cazzavillan, ho 48 anni e lavoro presso la sede OIC di San Giovanni in Monte di Barbarano Mossano. Questa è la mia esperienza: di un uomo colpito da un tumore celebrale.

A settembre 2021, con mia moglie Erica abbiamo deciso di trascorrere qualche giorno di relax nella riviera del Conero. La mattina del 12, dopo una notte serena mi sveglio e scendendo dal letto non ho più sentito la parte sinistra del mio corpo. Avviso Erica che propone di recarmi in ospedale nella vicina Loreto.

Io non ero d’accordo di andare in un ospedale lontano da casa, pertanto Erica ha caricato in tutta fretta la macchina e siamo partiti con destinazione San Bortolo di Vicenza.   Al pronto soccorso dopo una Tac, decidono di ricoverarmi nel reparto di neurochirurgia diretto dal prof. Volpin.  Si inizia con la terapia per ridurre l’edema provocato da una massa che premeva sulla parte destra del cervello.

Dopo 3 settimane di ricovero Erica ed io siamo stati convocati dal dott. Mariano Zanusso medico chirurgo che ci spiega il tipo di intervento che sarebbe andato a fare il giorno successivo. Il 29/09/2021 giorno dell’operazione mi sento piuttosto tranquillo perché so di essere in buone mani; inoltre avvertivo l’affetto e la protezione delle preghiere dei miei famigliari, di tutte quelle persone che mi vogliono bene ed in particolar modo dei colleghi dell’OIC che mi son stati e continuano a starmi accanto.

L’intervento nel complesso è andato abbastanza bene ed è stata tolta gran parte della massa ma i giorni successivi all’intervento sono stati tanto difficili, ero molto provato e sconfortato.  

Il giorno 08/10 sono stato dimesso dall’ospedale e trasferito a Villa Margherita la clinica che si è occupata della riabilitazione in quanto per togliere più massa possibile è stata sacrificata la mobilità della parte sinistra del mio corpo rendendomi emiparetico.  Ho iniziato così il lungo percorso riabilitativo e con la fisioterapista Nadia mi sono impegnato attivamente nel recupero, ma da ex agonista sportivo qual’ero, questo non è stato un problema e la voglia di tornare a muovermi in autonomia era talmente forte che avrei fatto tutto il possibile. La mia vita è stata totalmente stravolta; a causa dell’emiparesi anche le semplici attività di vita quotidiana mi sono precluse.

I giorni della riabilitazione passano con tanta voglia di fare ed il grosso incoraggiamento di non mollare da parte di Emanuela, Paola, Marta, Ileana e di tutti i colleghi OIC.

Arriva poi il giorno che ricorderò come più brutto della mia vita; quel pomeriggio ero fuori nel giardino di Villa Margherita quando suona il telefono, era Erica in videochiamata con mio fratello Antonello e mia cognata Nicoletta, mi dice che deve parlarmi e che non poteva farlo di persona perché a causa del Covid le era stato proibito di entrare in struttura. Aveva il risultato dell’esame istologico, si trattava di Glioblastoma di IV° un tumore celebrale molto aggressivo, (ho chiesto io a mia moglie di dirmi sempre tutta la verità e non tenermi mai nascosto le cose). Dopo un primo periodo di smarrimento e crollo emotivo mi dò una scrollata dicendomi “non sono ancora morto, devo e voglio lottare per continuare a vivere per Erica, per i miei famigliari e per tutte quelle persone che mi sono vicine ricoprendomi di affetto”.

Nel frattempo la mia famiglia si adoperava in tutta fretta per ottenere il prima possibile un appuntamento allo IOV con lo staff del dott. Lombardi, medico specializzato in questi tipi di tumori.  

Il 12/11/21 dopo tre mesi lontano da casa mia moglie è venuta a prendermi, e questo sì che è stato un giorno bellissimo ed emozionante.

Il 17/11/21 ho iniziato con la radio-terapia ed il primo ciclo di chemio-terapia: so di non essere solo in questa battaglia, attorno a me c’è tanto affetto e questo mi dà la forza per lottare anche se è tanto tanto dura. Da quando ho iniziato a stare male ho capito che avrei dovuto circondarmi solo di quelle persone che mi vogliono bene veramente e che mi trasmettano la loro energia positiva.

Non ho smesso di fare progetti per il futuro e cerco di vivere al meglio ogni singolo giorno della mia vita. Ho deciso di scrivere queste righe prima di tutto per ringraziare particolarmente mia moglie, donna fortissima che amo tanto, i miei fratelli, cognate, cognati e suoceri.

Sono grato ad Emanuela Bolamperti che mi conforta sempre con le sue bellissime parole, a Marta Pravato una cara amica che con la giusta ironia mi ha dà la carica per andare avanti, Paola Merlin e Ileana Cretu, disponibili sia per una parola di incitamento che nell’aiutarmi per necessità pratiche, tutta la famiglia OIC e la dott.ssa Elena Clara amica disponibile e gentile.

Non dimentico di ringraziare il dott. Lombardi ed il suo staff per l’impegno nella lotta ai tumori celebrali.

08/02/2022
Piergiorgio Cazzavillan